Cosa c’entrano in questo articolo Sherlock Holmes, il treno a vapore e il Gin tonic? Perché questo cocktail ha la stessa età del buon detective e risale proprio all’epoca in cui il treno a vapore portava in tutta l’Inghilterra i prodotti in arrivo da tutto l’impero britannico nel porto di Londra. Insomma, quando bevete un Gin tonic, all’ora dell’aperitivo, state sorseggiando un pezzo importante di storia inglese.
In questo articolo vi spiegheremo come fare a casa la versione originale del Gin tonic e qualche sua variante, con gin diversi e aromi. Per conoscere meglio la storia di questo drink, mentre lo sorseggiate insieme agli amici, immaginate che arrivi il buon Alberto Angela e vi parli dell’acqua tonica. Che cosa è l’acqua tonica? Una miscela di acqua e chinino. Il chinino è estraibile dalla corteccia di un albero sempreverde originario del Perù, utilizzato già dagli Incas per scopi curativi. Ancora oggi, come allora, il chinino è usato come cura preventiva per la malaria (tuttora non esiste vaccino, si prende direttamente il medicinale come se si avesse la malattia).
Poiché il chinino è amaro, l’acqua tonica di conseguenza non aveva un gran sapore. E così i buoni soldati inglesi ci buttavano dentro un goccio di gin per mandarla giù. Ed ecco nato il Gin tonic. Qualcuno fiutò aria di affari: e così nel 1858 Johann Jacob Schweppe (sì, sì, proprio l’inventore di quella nota acqua tonica il cui nome suona uguale) è il primo a creare a livello industriale il chinino e di conseguenza l’acqua tonica. E così ecco che anche i pub avevano a disposizione l’acqua dei soldati, cui aggiungere il gin.
Ingredienti e tempi di preparazione
- Per realizzare un vero Gin tonic avrete bisogno di:
- Acqua tonica nella misura di 2/3
- Gin 1/3
- Ghiaccio quanto basta
- Zest di limone. Calma e sangue freddo. Cosa è uno zest di limone ve lo spieghiamo più sotto.
Procedimeno
Cominciamo dal bicchiere. Tradizionalmente per il Gin tonic si usa un tumbler, anche se si può utilizzare un balloon, nel caso vogliate far risaltare degli aromi particolari o semplicemente sfoggiare la vostra competenza di baristi provetti. Aggiungete il ghiaccio nel bicchiere e versate la parte di gin. Terminate con la tonica. Guarnite con una scorzetta di limone e Zest di limone.
Se volete spiegare l’esecuzione agli amici, allora la zest è una grattugiata di limone. Si usa perché in questo cocktail sono importanti gli aromi del limone e non il succo. Attenzione che la grattugiata di limone non è come mettere il Grana sulla pasta. Innanzitutto si deve usare una grattugia apposita, molto più piccola di quella per il formaggio, da cui ottenere delle micro scaglie finissime, da collocare lungo il bordo del bicchiere.
Qualche consiglio e qualche variante
Comunichiamo dall’angostura: due gocce, non di più, doneranno un tocco erbaceo al vostro cocktail. Un’altra variante, è utilizzare il Jinzu gin, alle erbe aromatiche giapponesi, che donerà note dei fiori di ciliegio. In questo caso aggiungete anche pepe rosa in grani ed utilizzate acqua tonica della nota marca al gusto “pimienta rosa”. Un’altra variante è il Gin tonic con cetriolo, grazie all’Hendrick’s gin e alla tonica Premium Indian Fever Tree.
Se invece utilizzate il Beefeater Gin, la tonica Cortese e una fettina di arancia al posto del limone, ecco un Gin Tonic delicatamente agrumato.