Trofie al pesto con pate e fagiolini

Trofie al pesto con pate e fagiolini

Le trofie sono un tipo di pasta tipico della Liguria. La loro storia inizia nei paesini della provincia genovese, sul Golfo Paradiso. Fino a oltre metà del Novecento, le trofie erano esclusivamente una pasta preparata in casa, fin quando un po’ di imprenditori decisero di iniziare a commerciare il prodotto anche a Genova città, dove l’arrivo delle trofie ebbe un grande successo e una veloce distribuzione. Il nome di questa pasta tipica è, come tutte le cose particolari, difficile da collegare. Le ipotesi più battute sono tre: la prima dice che la derivazione arrivi dal dialetto genovese strufuggiâ, che vuol dire strofinare come il movimento che si fa per arricciare la pasta sulla spianatoia con la mano; la seconda teoria accosta il termine trofia alla parola tronfio, ovvero tumido. L’altra ipotesi è legata al termine latino torquere che significa attorcigliare. Naturalmente, le origini liguri accostano le trofie al pesto, altro prodotto tipicamente ligure.

Ingredienti, tempi di preparazione

La diffusione delle trofie si deve in gran parte alla qualità della ristorazione di Recco, alla sua rinomata arte gastronomica del dopoguerra: le famose trofiette di Recco. Le trofie con il pesto genovese sono uno dei piatti più conosciuti al mondo. Per preparare questa ricetta, la più classica, con le trofie, occorre poco tempo, circa 30 minuti per la preparazione e 10 per la cottura. Le trofie al pesto genovese con patate e fagiolini sono, di solito, un piatto unico da gustare tutto l’anno. Gli ingredienti per 4 persone sono i seguenti:

  • 500 grammi di trofie
  • 300 grammi di patate
  • 100 grammi di fagiolini

Per la preparazione del pesto, invece, occorrono:

  • 80 grammi di basilico
  • 60 grammi di parmigiano reggiano
  • 40 grammi di pecorino
  • 50 grammi di pinoli
  • 1 spicchio di aglio

 

Procedimento

Peliamo le patate e tagliamole a tocchetti da 1 centimetro di spessore. Laviamo i fagiolini, spuntiamoli e tagliamoli a pezzetti lunghi 5 centimetri; lessiamoli in acqua salata e scoliamo quando i fagiolini sono ancora croccanti e di un bel verde brillante.

Mettiamo la pentola sul fuoco con acqua, fino a farla bollire; aggiungiamo il sale grosso, versiamo dentro le patate e, dopo un paio di minuti, le trofie. Appena cotta la pasta (se le trofie sono fresche basteranno pochi minuti), scoliamo e teniamo da parte un mestolo di acqua di cottura, utile per rendere più morbido il pesto. Versiamo tutto in una ciotola, aggiungiamo anche i fagiolini e il pesto; amalgamiamo tutto per bene, e alla fine impiattiamo. Per preparare il pesto, prima di cuocere la pasta, procediamo in questa maniera: nel contenitore del mixer, dopo averlo tenuto nel freezer per almeno mezzora, mettiamo le foglie di basilico ben asciutte, l’aglio e il sale grosso. Frulliamo a intervalli e poi aggiungiamo i pinoli. Riprendiamo a frullare, sempre a intermittenza, allungando con l’olio d’oliva e alla fine mettiamo dentro il pecorino e il parmigiano grattugiati. Frulliamo di nuovo fino a ottenere una bella salsa omogenea.

Varianti alla ricetta originale

Se desideriamo apportare qualche variante alla ricetta originale, al posto del pesto alla genovese possiamo optare per un pesto di rucola oppure per il pesto alla siciliana. Questo si fa con basilico, pomodoro, mandorle e pecorino, tutto pestato a crudo.

 

Lascia un commento